La corretta funzionalità del fegato è una fondamentale premessa per un corretto funzionamento di tutti i processi digestivi e di assorbimento ed utilizzo dei nutrienti.
Il fegato è infatti un organo che riveste un ruolo primario nella sintesi proteica, nel catabolismo di diversi amminoacidi e nel processo di gluconeogenesi, la trasformazione in glucosio delle proteine. Il fegato è l’unica fonte di alcune proteine plasmatiche ed in particolare di albumina, è il più importante sito di sintesi dei grassi e delle lipoproteine plasmatiche. In quest’organo vengono sintetizzati grazie al colesterolo i sali biliari che vengono escreti con la bile ed ai quali è delegato, grazie al loro mescolamento con i contenuti intestinali, un ruolo nell’assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili.
Le sostanze assorbite a livello intestinale vengono trasformate nel fegato che svolge così un’azione determinante di detossificazione, regolatoria e protettiva per tutto il corpo.
1. Epatite virale
In termini generali le lesioni epatiche dell’epatite sono caratterizzate da necrosi delle cellule del fegato, infiammazione globulare e portale linfatica e proliferazione dei dotti biliari.
La terapia dietetica consiste in ogni caso nel sostegno e nella protezione dell’organo malato. La dieta è caratterizzata sostanzialmente da un bilanciato apporto dei macronutrienti tenendo comunque conto della necessità di aumentare l’apporto proteico per facilitare la sintesi delle proteine quando si è in presenza di una sua compromissione. Nel caso di ittero e nelle forme colestatiche protratte devono essere ridotti i grassi. L’alcol deve essere bandito.
2. Cirrosi epatica
La cirrosi è una patologia che comporta l’alterazione strutturale dei tessuti epatici come conseguenza di una ripetuta cicratizzazione ad un danno dovuto all’abuso di alcol, ad infezioni virali o a disordini alimentari.
L’inizio della malattia è spesso di difficile interpretazione. Si tratta sostanzialmente di una compromissione nutrizionale (dimagrimento, astenia, disturbi dispeptici) che si manifesta maggiormente quando il danno epatico diventa cronico. A questo punto si osservano anche numerose alterazioni ormonali e del metabolismo dei nutrienti e può comparire l’encefalopatia epatica dovuta principalmente alla presenza in circolo di sostanze tossiche per il tessuto cerebrale non “depurate” dal fegato e l’ascite che consiste in un eccesso di liquidi nell’addome.
Nella cirrosi senza ascite è vietato l’uso di alcolici ed è consigliabile una dieta ricca e variata non particolarmente differente da una dieta bilanciata per persone non malate. Eventualmente può essere aumentato l’apporto proteico ed è a volte consigliabile ricorrere ad integratori di vitamina B e di acido folico.
In presenza di ascite è necessario considerare l’assorbimento alterato dei sali. E’ normalmente consigliabile una dieta a basso contenuto di sodio limitando l’uso del sale da cucina e ricorrendo ad acque oligominerali povere di questo elemento.