L’aumento di massa muscolare di uno sportivo deve essere accompagnato da un aumento della quota proteica ed energetica introdotta con l’alimentazione. Questo è il concetto che sta alla base delle preparazioni degli integratori alimentari utilizzati da chi pratica attività sportive.
Sostanzialmente, sfruttando questo concetto, viene proposta sul mercato una grande varietà di prodotti sottoforma di tavolette, granuli e beveroni a base di creatina, carnitina e aminoacidi ramificati (BCCA) che dovrebbero compensare le perdite energetiche e favorire la resistenza, la forza fisica e l’incremento della massa muscolare.
Purtroppo gli integratori per sportivi, pur non essendo farmaci, ma essendo comunque costituiti da specifiche molecole raffinate si comportano come le preparazioni farmacologiche e sono pertanto responsabili di numerosi effetti collaterali. La carnitina, utilizzata per facilitare l’utilizzo dei grassi per la produzione di energia, può causare nausea, vomito e crampi intestinali; la creatina si trova nei muscoli dove costituisce una riserva energetica di pronto utilizzo per la contrazione muscolare e viene utilizzata per sport che richiedono molta potenza con scatti intensi ma brevi. Assunta in dosi eccessive provoca ritenzione idrica, crampi e disturbi gastrointestinali tanto che il Ministero della Sanità ha fissato delle precise limitazioni di assunzione; gli aminoacidi a catena ramificata, sono rappresentati da 3 aminoacidi essenziali (leucina, valina, isoleucina) che in quanto tali devono essere assunti con l’alimentazione perché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli. Una quantità eccessiva di queste sostanze che sono normalmente assunte per periodi prolungati, senza nessuna forma di controllo sanitario e in aggiunta alle proteine introdotte con l’alimentazione, può produrre dei danni cronici in tempi relativamente lunghi.
Tutto quello che ci occorre per una vita sana, compresa la pratica sportiva, dovrebbe essere fornito con un’alimentazione varia ed equilibrata. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già presente in natura si tratta solo di fare un piccolo sforzo per adeguare la nostra alimentazione alle nostre esigenze.